Il lavoro con la l davanti al nome potrebbe non essere l'unica preoccupazione nel tuo futuro professionale. La vera questione è: il tuo impiego sarà ancora rilevante tra cinque anni?

Secondo le previsioni più recenti, entro il 2030 circa il 70% di tutte le interazioni tra aziende e clienti sarà gestito da sistemi di intelligenza artificiale, senza intervento umano diretto. Inoltre, il World Economic Forum stima che entro il 2035 circa il 50% delle mansioni oggi affidate agli operai specializzati potrebbe essere automatizzato.
La situazione in Italia appare particolarmente critica. Infatti, oltre 4,7 milioni di lavoratori italiani sono attualmente impegnati in professioni altamente esposte al rischio di essere rimpiazzate dall'intelligenza artificiale, mentre solo il 5% delle imprese italiane ha adottato tecnologie AI nel 2023.
In questo articolo, analizzeremo i 10 lavori che iniziano con la l e non solo, destinati a trasformarsi radicalmente o scomparire, accanto a 5 professioni che continueranno a prosperare. Il nostro elenco lavori moderni ti aiuterà a orientarti in un panorama dove, secondo una ricerca dell'Università della Pennsylvania, l'80% della forza lavoro potrebbe vedere almeno il 10% delle proprie mansioni influenzate dai grandi modelli linguistici.
Che tu stia cercando un lavoro con la l o valutando quali competenze sviluppare, questa guida essenziale ti mostrerà quali lavori non verranno sostituiti dai robot e quali, invece, rischiano di diventare presto obsoleti.
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Il mestiere di data entry, un lavoro con la l ormai in via di estinzione, appare oggi come uno dei più vulnerabili all'automazione. Chi si occupa di inserire dati nei sistemi informatici sta vedendo il proprio ruolo trasformarsi radicalmente, al punto da figurare tra i primi nell'elenco lavori moderni destinati alla sostituzione.
L'operatore di data entry si occupa tradizionalmente di inserire, aggiornare e gestire dati all'interno di database o sistemi informatici. Tuttavia, queste attività rappresentano esattamente il tipo di compiti routinari e ripetitivi che le macchine possono svolgere più efficacemente degli umani. Infatti, il World Economic Forum prevede la perdita di oltre 7,5 milioni di posti di data entry entro il 2027, più di qualsiasi altra categoria professionale [1]. Questo accade perché i lavori amministrativi, in particolare quelli basati su regole ben definite, sono altamente automatizzabili. In Italia, tale tendenza colpisce soprattutto lavoratori con livello d'istruzione medio-alto, dove il 54% ha almeno un diploma e il 33% è laureato [1].
L'intelligenza artificiale sta rapidamente rimpiazzando il data entry manuale attraverso diverse tecnologie. I sistemi di machine learning e riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) estraggono dati da documenti cartacei, email o moduli web con precisione superiore [2]. Le aziende, che investono fino a centinaia di ore all'anno in questa attività, trovano nell'automazione una soluzione ai problemi classici del data entry manuale: tempi lunghi, frequenza di errori umani e scarsa scalabilità [3]. Algoritmi AI come quelli di Automate leggono e interpretano documenti in arrivo, trasferendo automaticamente le informazioni nei database aziendali [3]. Queste soluzioni riducono i costi operativi e liberano il personale da mansioni ripetitive, permettendo di concentrarsi su attività di maggior valore [3].
Per chi lavora attualmente come data entry, esistono diverse strade per rimanere rilevante in un mercato in evoluzione:
Orientarsi verso ruoli di analisi dei dati, settore in forte crescita dove le aziende cercano professionisti capaci di estrarre informazioni significative [2]
Potenziare competenze informatiche in strumenti come Excel, SQL o Python per la manipolazione avanzata dei dati [2]
Trasformarsi in supervisore di processi automatizzati, apprendendo come ottimizzare e gestire sistemi basati su AI [4]
A differenza del data entry, questi lavori che non verranno sostituiti dai robot richiedono capacità di interpretazione, pensiero critico e problem solving che l'AI fatica ancora a replicare. Pertanto, investire in queste competenze rappresenta la strategia più efficace per chi cerca un lavoro con la l che abbia futuro nell'era dell'automazione.
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Il telemarketing, tra i lavori che verranno sostituiti dai robot, sta affrontando una trasformazione senza precedenti dovuta all'avanzata delle tecnologie di intelligenza artificiale. Questo settore, storicamente basato su chiamate a freddo e script preimpostati, si trova oggi al centro di un profondo cambiamento.
Le attività di telemarketing sono particolarmente esposte all'automazione perché seguono spesso script predefiniti e schemi ripetitivi. Infatti, la natura prevedibile delle chiamate a freddo rende questo lavoro con la l facilmente replicabile da sistemi automatizzati [5]. L'IA può gestire compiti standardizzati con maggiore velocità e a costi significativamente inferiori rispetto agli operatori umani [6]. Secondo il report "Contact Center Global Market 2023", il rischio di sostituzione per questa categoria professionale si aggira tra il 61% e l'80% [7], collocando il telemarketing tra le prime posizioni nell'elenco lavori moderni destinati all'automazione.
L'intelligenza artificiale conversazionale rappresenta il cuore di questa rivoluzione. Questi sistemi avanzati combinano l'elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e il machine learning per creare interazioni significative con i clienti [8]. I moderni voicebot sono capaci di simulare perfettamente una voce umana, rispondere a domande di base e adattare la conversazione secondo regole prestabilite [5]. Nel contesto aziendale, queste tecnologie possono operare su diversi canali di comunicazione mantenendo la coerenza dell'interazione e accedendo alla storia del cliente per personalizzare ulteriormente il contatto [8].
Nonostante queste evoluzioni, il telemarketing non scomparirà completamente. Al contrario, sta evolvendo verso un modello dove l'IA gestisce le attività ripetitive mentre gli operatori umani si concentrano sulle chiamate più complesse che richiedono empatia e pensiero strategico [5]. Il mercato globale dei call center raggiungerà un valore di 496 miliardi di dollari entro il 2027 [9], trainato dall'adozione di nuove tecnologie e dall'ottimizzazione dei processi di acquisizione clienti.
Per chi lavora attualmente nel telemarketing, le alternative professionali includono il marketing digitale, il customer success e i ruoli di vendita focalizzati sulla costruzione di relazioni [5]. Approfondire le competenze in strumenti di marketing digitale, sistemi CRM e strategie di engagement sui social media rappresenta una strada efficace per restare competitivi in questo settore in rapida evoluzione.
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Operare in un call center rappresenta un lavoro con la l che sta vivendo una trasformazione radicale. A differenza di un semplice operatore telefonico del passato, questa professione si sta evolvendo verso un ruolo più strategico nel panorama lavorativo attuale.
Gli addetti dei contact center moderni non gestiscono più soltanto telefonate, ma interagiscono con i clienti attraverso molteplici canali. Nel 2024, i contact center bancari italiani hanno gestito ben 52,6 milioni di chiamate in entrata e 10,3 milioni in uscita, oltre a 14,3 milioni di contatti via chat e 1,3 milioni via email [10]. La durata media delle chiamate è di quasi 5 minuti, con oltre il 78% delle richieste risolte al primo contatto [10].
La mission di questi centri è significativamente cambiata: oltre all'assistenza tradizionale, l'81% si occupa di presidiare i social media [10], mentre il 58% supporta i clienti nell'utilizzo di canali digitali integrati [10]. Inoltre, il 42% si dedica alla fidelizzazione della clientela e il 38% alla vendita di prodotti [10].
L'avvento dell'intelligenza artificiale sta rivoluzionando questo settore. Gli assistenti virtuali combinano elaborazione del linguaggio naturale, ricerca intelligente e automazione dei processi per gestire il dialogo con gli utenti [11]. Tuttavia, anziché sostituire completamente l'operatore umano, questi strumenti stanno trasformando il suo ruolo.
I moderni agenti virtuali non si limitano a rispondere, ma comprendono, imparano e agiscono [11], permettendo agli operatori in carne e ossa di concentrarsi su attività più complesse. Pertanto, questa evoluzione genera nuove professioni come i BOTrainer, responsabili dell'addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale [12].
Per chi lavora attualmente nei call center, esistono diverse opportunità di riconversione professionale. Gli operatori possono specializzarsi come formatori per nuovi colleghi, esperti di controllo qualità o specialisti dei sistemi CRM [2]. Molti ex operatori si reinventano nel customer service, nelle vendite o nel marketing digitale, diventando account manager o consulenti commerciali [2].
Il segreto per crescere in questo elenco lavori moderni è la formazione continua. Corsi di comunicazione, tecniche di vendita e lingue straniere fanno la differenza, mentre chi ottiene certificazioni riconosciute nel customer service ha maggiori possibilità di fare carriera [2]. Contrariamente ad altri lavori che verranno sostituiti dai robot, gli operatori con competenze avanzate di relazione e capacità di gestione emotiva manterranno un ruolo chiave nel panorama professionale del futuro.
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La contabilità, nonostante sia un tradizionale lavoro con la l, sta attraversando un cambiamento epocale dovuto all'intelligenza artificiale. Proprio come altre professioni amministrative, anche i contabili di base devono adattarsi a un nuovo ecosistema digitale o rischiano l'obsolescenza professionale.
L'automazione sta rivoluzionando le attività contabili ripetitive e dispendiose in termini di tempo. Secondo recenti studi, il 98% delle registrazioni contabili può essere generato automaticamente [13], liberando i professionisti da mansioni a basso valore aggiunto. Infatti, i software di contabilità basati su IA utilizzano algoritmi di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) per interpretare e registrare automaticamente le informazioni dalle fatture [14]. Questi sistemi confrontano i documenti con dati aziendali interni ed esterni, verificando coerenza e individuando anomalie [15], mentre l'automazione dei processi contabili (RPA) elimina il rischio di errori inerenti ai processi manuali [16].
I moderni software di intelligenza artificiale contabile non si limitano a registrare dati, ma forniscono analisi predittive e insight strategici. L'IA generativa ha il potenziale di trasformare completamente la natura del lavoro dei professionisti fiscali e contabili automatizzando l'elaborazione dei dati e semplificando la creazione di output [3]. Oltre il 50% delle società di contabilità sta valutando di aumentare l'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale per tenere il passo con i cambiamenti del settore [3]. Questi strumenti possono anche identificare proattivamente eventi fiscali rilevanti e convertirli in opportunità di consulenza [3], mentre i software cloud come Genya gestiscono attività contabili e fiscali con un'unica applicazione [3].
Per non rientrare tra i lavori che verranno sostituiti dai robot, i contabili devono sviluppare nuove competenze. Il pensiero analitico è fondamentale per trarre conclusioni strategiche dai dati finanziari [4]. I contabili moderni devono anche possedere competenze tecnologiche avanzate, padroneggiando software come SAP, QuickBooks ed Excel, oltre a tecnologie emergenti come l'IA e il machine learning [17]. Inoltre, la capacità di comunicare e collaborare con altre funzioni aziendali è diventata essenziale [13], così come le abilità di problem solving per gestire discrepanze contabili e questioni fiscali complesse [4]. Solo evolvendo da semplici processori di dati a consulenti strategici, i contabili potranno trasformare questa professione in un lavoro che non verrà sostituito dai robot.
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L'intelligenza artificiale generativa sta ridefinendo i confini del copywriting, un lavoro con la l che molti consideravano puramente creativo e umano.
L'intelligenza artificiale generativa è in grado di creare testi, immagini e altri contenuti originali in risposta a input specifici dell'utente. Questi strumenti analizzano enormi quantità di dati per generare contenuti coerenti e grammaticalmente corretti in pochi secondi [18]. Nel settore editoriale, esistono già esempi concreti come "Non siamo mai stati sulla Terra", opera realizzata dalla collaborazione tra un autore umano e un'IA [18]. Persino testate giornalistiche come "Il Foglio" hanno sperimentato la pubblicazione di articoli prodotti dall'intelligenza artificiale [18].
Nonostante l'apparente efficienza, l'IA presenta limitazioni significative. I contenuti generati automaticamente spesso appaiono "senza anima" e privi di quella connessione emotiva che solo un essere umano può stabilire [19]. Inoltre, l'IA può generare "allucinazioni", ovvero output imprecisi o completamente inventati che sembrano plausibili [20]. Google stesso ha specificato che "non ama il testo generato automaticamente" [21], privilegiando contenuti autentici e di qualità.
Per evitare di rientrare tra i lavori che verranno sostituiti dai robot, i copywriter devono evolversi. La strategia vincente è considerare l'IA come alleata anziché minaccia, delegandole attività ripetitive mentre ci si concentra sul valore aggiunto umano: creatività, pensiero critico ed empatia [22]. La vera differenza la fanno le soft skill: capacità di ascoltare, comprendere le motivazioni profonde del pubblico e adattarsi a target differenti [22]. I copywriter moderni devono padroneggiare il prompt engineering, creando istruzioni efficaci per i modelli di IA [23], pur mantenendo il controllo strategico sui contenuti prodotti.
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Gli analisti finanziari junior sono tra gli ultimi aggiunti all'elenco lavori moderni a rischio automazione. Con Wall Street che trasforma rapidamente questo settore tradizionale, le prospettive per chi ha appena iniziato questa carriera stanno cambiando radicalmente.
La preparazione di report finanziari e l'analisi di bilancio, attività tipiche degli analisti di livello base, sono ora facilmente automatizzabili [24]. Secondo recenti studi, queste professioni hanno un potenziale di automazione che raggiunge il 70% [25]. Le grandi banche internazionali hanno già tagliato fino al 30% dei loro team di analisti nell'ultimo decennio [26]. Alcune istituzioni finanziarie stanno valutando di ridurre fino a due terzi le assunzioni di analisti junior [1], considerando che i software basati su IA possono elaborare milioni di informazioni in pochi secondi [26].
I modelli predittivi stanno rivoluzionando l'analisi finanziaria. Software come "Socrates" completano in secondi compiti che prima richiedevano notti intere di lavoro [1]. Strumenti di AI proprietari vengono caricati con dati finanziari per rispondere istantaneamente a domande su società quotate [1]. Le nuove tecnologie, come la "Financial Analysis Solution" di Anthropic, hanno già dimostrato un'accuratezza dell'83% nei test di modellazione Excel [27], sostituendo l'equivalente di oltre 213.000 ore di lavoro tra team finanziari [27].
Per non rientrare tra i lavori che verranno sostituiti dai robot, gli analisti devono acquisire nuove competenze. La padronanza di Python, SQL, Power BI e Tableau è ormai essenziale [28]. Inoltre, la conoscenza di normative come SFDR, CSRD e EU Taxonomy ha creato una domanda crescente per figure specializzate in finanza sostenibile [28]. Si profilano nuovi ruoli come ESG Analyst, Financial Data Scientist e Risk Manager specializzati in cyber e climate risk [29]. Il futuro appartiene ai professionisti con formazione multidisciplinare, capaci di combinare competenze tecniche e capacità di interpretazione strategica [28].
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L'agenzia di viaggi tradizionale rappresenta un settore profondamente scosso dalla rivoluzione digitale, ponendo questo lavoro con la l tra quelli più a rischio trasformazione nell'immediato futuro.
La disintermediazione turistica, ovvero l'eliminazione degli intermediari nel processo di prenotazione, sta ridefinendo il ruolo dell'agente di viaggi. Questo fenomeno permette ai fornitori di servizi turistici di connettersi direttamente con i consumatori, aumentando i margini di profitto attraverso la riduzione delle commissioni. Infatti, i turisti moderni cercano sempre più autonomamente le loro vacanze online, beneficiando di prezzi competitivi e un'esperienza d'acquisto più trasparente.
I portali di prenotazione hanno rivoluzionato il settore. Piattaforme come Booking.com, Airbnb e Skyscanner consentono ai viaggiatori di organizzare vacanze e prenotare alloggi con pochi clic. Tuttavia, nonostante i timori, uno studio di RateHawk rivela che il 56% dei professionisti del turismo crede che l'IA non li sostituirà completamente [30], con il 62% degli italiani fiducioso nella sopravvivenza della professione [31].
Il futuro degli agenti di viaggio risiede nella specializzazione. Figure come il Destination Manager, l'esperto di turismo sostenibile e il consulente di viaggi virtuali sono già tra i lavori che non verranno sostituiti dai robot [32]. In particolare, dopo la pandemia, molti turisti preferiscono affidarsi a professionisti per viaggiare in sicurezza, con un'esplosione prevista del turismo di nicchia [6]. La transizione da agente a consulente di viaggio, specializzato in segmenti specifici e forte sui social network, rappresenta la chiave per evitare di rientrare nell'elenco lavori moderni destinati all'obsolescenza.
Image Source: Assicurazione.it
Il settore del brokeraggio assicurativo, un altro lavoro con la l in profonda trasformazione, sta vivendo un'evoluzione accelerata grazie alle nuove tecnologie. La figura tradizionale dell'intermediario assicurativo si trova ora di fronte a sfide senza precedenti.
L'intelligenza artificiale ha conquistato rapidamente il settore assicurativo, con oltre il 71% delle compagnie che ha già superato la fase sperimentale e implementa concretamente soluzioni AI nelle proprie attività quotidiane [5]. Questa tecnologia consente una profilazione estremamente accurata dei clienti, creando campagne iper-personalizzate che parlano direttamente ai bisogni di ogni singolo assicurato [5]. Inoltre, il 10% delle compagnie italiane si può definire "frontrunner", ovvero realtà che non solo hanno integrato l'IA ma stanno puntando sulla sua scalabilità per ottenere vantaggi competitivi significativi [5].
I comparatori assicurativi online hanno rivoluzionato il mercato, consentendo ai consumatori di confrontare centinaia di offerte in pochi minuti. Piattaforme come Segugio.it confrontano i prodotti di oltre 80 fra banche e compagnie assicurative [33], mentre siti come Facile.it permettono di comparare polizze auto, moto, casa e salute comodamente da casa [34]. Questo fenomeno ha ridotto drasticamente la necessità di intermediari tradizionali per le polizze standard.
Nonostante l'automazione, emerge il concetto di "Super-Agente AI", una figura ibrida che combina competenze umane e algoritmi [5]. Questa evoluzione non elimina il broker ma lo trasforma in un partner potenziato dalla tecnologia, capace di operare con maggiore efficacia, velocità e personalizzazione [5]. In questa nuova dimensione, empatia, comprensione e capacità di giudizio rimangono qualità tipicamente umane, difficilmente sostituibili dai robot [5].
Image Source: ANSA
I tecnici di laboratorio biomedico rappresentano una professione sanitaria in rapida evoluzione, un lavoro con la l che oscilla tra rischio di automazione e opportunità di specializzazione avanzata.
I test di laboratorio standardizzati sono particolarmente vulnerabili all'automazione. Infatti, l'aumento dell'automazione si muove parallelamente all'aumento del numero e della complessità dei test disponibili. Le attività ripetitive potrebbero essere svolte il 50% più velocemente con sistemi automatizzati rispetto agli attuali processi manuali [8], con la possibilità per i robot di lavorare 24 ore su 24. Ciò consente di ridurre notevolmente gli errori legati alla fase pre-analitica [35], migliorando precisione e riproducibilità dei risultati.
L'intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente la medicina di laboratorio. I moderni laboratori utilizzano robot capaci di svolgere compiti ripetitivi come preparazione di medicinali, carico di centrifughe e manipolazione di liquidi con pipette [8]. I sistemi esperti sviluppati con metodi di IA ottimizzano significativamente i percorsi diagnostici [36], mentre la digitalizzazione permette di monitorare costantemente l'accuratezza diagnostica [37]. Nonostante questa rivoluzione tecnologica, è importante ricordare che "i laboratori senza tecnici sono tecnicamente impossibili" [37].
Anziché scomparire dall'elenco lavori moderni, la professione del tecnico di laboratorio evolve verso un ruolo di "supervisore tecnologico". Le competenze future richiederanno padronanza di strumenti digitali avanzati e capacità di interpretazione strategica dei dati [35]. La laboratory stewardship, ovvero l'intervento del professionista nella fase iniziale e finale del ciclo diagnostico, sarà sempre più importante [35]. Tra i lavori che non verranno sostituiti dai robot figurano nuovi percorsi di specializzazione come tecnici esperti in analisi molecolari, genomica e gestione di sistemi complessi di automazione [37].
Image Source: Circuito Lavoro
Nel settore retail, cassieri e addetti vendita affrontano una rivoluzione silenziosa, con automazione e intelligenza artificiale che stanno rapidamente trasformando questo tradizionale lavoro con la l.
L'automazione sta rivoluzionando il ruolo dei cassieri. Secondo uno studio di Citi e dell'Oxford Martin Programme, l'80% degli addetti alla filiera del retail potrebbe essere sostituito da robot e intelligenza artificiale [38]. I sistemi di self-checkout stanno diventando onnipresenti, mentre tecnologie come quella di MagiQeye utilizzano RFID e intelligenza artificiale per trasformare qualsiasi shopping bag in una cassa intelligente con pagamento integrato [39]. Inoltre, le grandi catene come Amazon hanno già sperimentato i negozi "Just Walk Out", dove telecamere e sensori eliminano completamente la necessità di cassieri [40].
I totem interattivi multimediali stanno cambiando radicalmente l'esperienza d'acquisto. Questi dispositivi touch screen fungono non solo da punti informativi ma anche da vere e proprie biglietterie automatiche [7], riducendo drasticamente il bisogno di personale. In particolare, nei moderni punti vendita, i display interattivi trasformano ogni messaggio in un'esperienza viva che cambia in base all'orario, al giorno o al tipo di cliente [41].
Tuttavia, non tutti i ruoli nel retail sono destinati alla scomparsa. A resistere sono professioni con maggiore interazione umana e mansioni manuali non facilmente replicabili dai robot, come venditori ambulanti, bagnini o muratori [42]. La chiave per rimanere rilevanti in questo elenco lavori moderni è la specializzazione in customer experience, offrendo un servizio personalizzato che l'IA non può ancora replicare [43].
Image Source: GoStudent
Tra le professioni che resistono all'ondata tecnologica, l'insegnamento emerge come un lavoro con la l destinato a mantenere il suo valore umano anche nell'era dell'intelligenza artificiale.
Gli insegnanti rimangono insostituibili nelle dinamiche educative moderne. In Italia, oltre il 60% dei docenti non ha ricevuto formazione specifica sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale a scuola [44], tuttavia questo non minaccia il loro ruolo fondamentale. Infatti, l'IA può diventare un supporto prezioso per rendere la didattica più efficace e inclusiva, senza mai sostituire la sensibilità e l'empatia di un insegnante [44].
L'ascolto empatico rappresenta una caratteristica essenziale dell'insegnante moderno. Ricerche nel campo dell'educazione hanno dimostrato che gli insegnanti empatici creano un clima emotivamente positivo in classe, favorendo l'impegno degli studenti e migliorando le loro prestazioni [45]. Questa capacità di percepire pensieri e stati d'animo è una qualità tipicamente umana che nessun robot potrà replicare.
Il profilo professionale degli insegnanti sta rapidamente evolvendo. Anziché essere semplici trasmettitori di contenuti, gli educatori diventano progettisti di ambienti di apprendimento, capaci di sfruttare le potenzialità del digitale [46]. La scuola rappresenta un "contesto protetto" per sperimentare nuove pratiche educative, inclusa l'adozione delle tecnologie digitali [47], posizionando gli insegnanti tra i lavori che non verranno sostituiti dai robot.
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La psicologia rappresenta un settore professionale unico nel panorama dei lavori con la l, dove l'elemento umano rimane insostituibile nonostante l'avanzare delle tecnologie digitali.
L'ascolto terapeutico va ben oltre la semplice ricezione di informazioni. Infatti, essere ascoltati rappresenta un bisogno fondamentale che conferma il nostro valore agli occhi degli altri, alleviando stress e ansia. L'empatia di un ascoltatore instaura un legame di comprensione che unisce e rassicura, creando quella sensazione di essere veramente compresi. Questo potere trasformativo è ciò che rende l'ascolto attivo un elemento centrale nella psicoterapia. Come affermato da Erich Fromm: "Ogni sofferenza umana contiene in sé il germe della felicità, basta saperla ascoltare con disponibilità".
Nonostante i progressi tecnologici, l'intelligenza artificiale mostra limiti evidenti nella comprensione della profondità emozionale umana. L'IA può offrire un ascolto simulato, ma non possiede gli ingredienti essenziali della cura: la presenza viva, l'empatia incarnata e la capacità di costruire una relazione autentica. Come osservano gli esperti: "Una risposta ben scritta non è una relazione". Pertanto, mentre l'IA può fornire risposte generiche, spesso fraintende il contenuto emotivo, rischiando di banalizzare vissuti complessi.
Il futuro della psicologia vedrà l'integrazione strategica della tecnologia come strumento complementare. L'IA potrà supportare nel monitoraggio dei sintomi, nella raccolta di dati o nel mantenimento dei risultati terapeutici, ma la base resterà sempre la relazione umana. Gli psicologi dovranno familiarizzare con le nuove tecnologie, trasformando i rischi in opportunità senza compromettere l'essenza della professione. In un'epoca di crescente digitalizzazione, il valore della connessione umana posiziona la psicologia saldamente tra i lavori che non verranno sostituiti dai robot.
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L'infermieristica, un lavoro con la l fondamentale nel settore sanitario, occupa una posizione unica nell'ecosistema professionale moderno. Nonostante, infatti, l'avanzare delle tecnologie, questo ruolo mantiene una componente insostituibilmente umana.
La professione infermieristica offre un'assistenza olistica che comprende aspetti fisici, mentali, psicologici e spirituali [9]. Per questo motivo, al contrario di altre categorie, gli infermieri rimarranno centrali nei sistemi sanitari futuri. L'umanizzazione delle cure è diventata una priorità strategica, riconoscendo che i pazienti non desiderano sentirsi solo corpi da trattare ma persone da assistere [48]. In effetti, la capacità di stabilire relazioni di fiducia con pazienti e familiari migliora significativamente la prognosi [9], ponendo questa professione saldamente tra i lavori che non verranno sostituiti dai robot.
L'intelligenza artificiale sta emergendo come potente alleata per il personale infermieristico. Gli strumenti di IA permettono di ridurre il tempo dedicato alla documentazione, che attualmente occupa tra il 25% e il 40% della giornata lavorativa [49]. Inoltre, catturano automaticamente le conversazioni generando documentazione strutturata che richiede solo convalida [49]. Tuttavia, è fondamentale ricordare che, a differenza del professionista, l'IA non può sostituirsi nella cura ed empatia [50].
Per evitare l'obsolescenza, gli infermieri devono acquisire competenze digitali avanzate. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato tra le priorità strategiche lo sfruttamento degli strumenti e delle tecnologie digitali [51]. Parallelamente, cresce la domanda di infermieri specializzati in gestione del dolore, cure palliative, rischio infettivo e ruoli avanzati come l'Advanced Practice Nurse [52]. Queste figure ibride combinano competenze cliniche tradizionali con capacità tecnologiche innovative, garantendo un futuro prospero in questo elenco lavori moderni.
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A differenza di molte professioni minacciate dall'automazione, il design e l'architettura sono destinati ad evolversi insieme all'intelligenza artificiale anziché essere sostituiti.
Il design rappresenta l'espressione tangibile della sensibilità umana, unendo estetica e funzionalità tramite intuizione e ascolto attivo. Questa disciplina rimane insostituibile perché radicata nella comprensione del contesto culturale e nelle esperienze umane. La creatività del designer non è solo tecnica, ma capacità di immaginare soluzioni nuove che rispondano a bisogni reali, collegando tecnologia ed emozioni in modi che l'IA non può replicare.
L'intelligenza artificiale sta diventando un potente alleato per gli architetti. I sistemi di IA generativa permettono di analizzare rapidamente grandi quantità di dati e proporre soluzioni alternative. Come sottolineato dagli esperti: "L'IA non sostituisce l'architetto, ma lo amplifica" [53]. In questo scenario, il professionista opera più come curatore che seleziona e perfeziona i risultati generati automaticamente, mantenendo il controllo strategico del processo creativo.
Nel prossimo futuro emergeranno nuove professioni ibride: design system manager, UX writer specializzato in micro-interazioni, designer di materiali bio-sostenibili, e curatori di esperienze AR/VR [10]. Queste figure combineranno creatività tradizionale con competenze tecniche avanzate, dai software CAD fino all'intelligenza artificiale generativa [10].
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La cybersicurezza rappresenta una frontiera professionale in continua espansione, posizionandosi come uno dei lavori che non verranno sostituiti dai robot nei prossimi anni.
Nel panorama digitale italiano, le minacce informatiche stanno crescendo a ritmo allarmante. Il nostro paese ha subito il 10,1% degli attacchi informatici globali [12], un dato particolarmente significativo considerando il peso economico italiano nel contesto mondiale. La situazione appare critica soprattutto in settori strategici: la sanità italiana ha registrato un incremento degli attacchi superiore all'80% [12], mentre il comparto manifatturiero attira il 25% di tutti gli attacchi mondiali rivolti al manufacturing [12]. Parallelamente, emergono nuove tipologie di minacce come i gemelli digitali maligni e gli attacchi alle infrastrutture cloud [54].
L'intelligenza artificiale sta diventando un'alleata fondamentale contro le minacce cyber. Infatti, il 56% delle imprese italiane ha già introdotto strumenti di IA in ambito sicurezza [12], utilizzandoli principalmente per individuare anomalie comportamentali (73%) e identificare nuove potenziali minacce (70%) [12]. Nonostante l'IA venga utilizzata anche dai cybercriminali per perfezionare i loro attacchi, i professionisti della sicurezza mantengono un vantaggio, poiché alcune delle menti più brillanti contribuiscono da oltre un decennio alla creazione di strumenti di difesa avanzati [55].
Questo lavoro con la l offre opportunità lavorative straordinarie. Si stima una necessità di circa 300.000 specialisti a livello europeo, con l'Italia che richiede almeno 50.000 professionisti aggiuntivi nei prossimi anni [12]. A livello globale, entro il 2025 ci saranno circa 3,5 milioni di posti vacanti nella cybersicurezza [11], mentre la spesa complessiva del settore supererà 1 trilione di dollari [56]. Le figure più richieste saranno ethical hacker, analisti di minacce e responsabili della sicurezza delle informazioni [57], con stipendi mediamente superiori ad altri comparti IT [12].
|
Professione |
Rischio Automazione |
Stato Attuale |
Impatto IA |
Prospettive Future |
|
Data Entry |
Molto Alto |
In via di estinzione |
Sostituzione completa tramite OCR e machine learning |
Riconversione verso analisi dati e supervisione processi |
|
Telemarketing |
61-80% |
In declino |
Sostituzione con voicebot e IA conversazionale |
Evoluzione verso ruoli di customer success |
|
Operatori call center |
Alto |
In trasformazione |
Automazione delle interazioni base |
Specializzazione in gestione casi complessi |
|
Contabilità di base |
98% |
A rischio |
Automazione processi ripetitivi |
Evoluzione verso consulenza strategica |
|
Copywriter standard |
Medio-Alto |
In transizione |
Generazione automatica di contenuti base |
Specializzazione in contenuti strategici |
|
Analisti finanziari junior |
70% |
In diminuzione |
Automazione analisi di base |
Evoluzione verso ruoli specializzati |
|
Agenti di viaggio |
Alto |
In trasformazione |
Disintermediazione digitale |
Specializzazione in nicchie di mercato |
|
Broker assicurativi |
Alto |
In evoluzione |
Automazione profilazione clienti |
Trasformazione in consulenti specializzati |
|
Tecnici di laboratorio |
Medio |
In trasformazione |
Automazione test standard |
Evoluzione verso supervisione tecnologica |
|
Cassieri e addetti vendita |
80% |
In declino |
Sostituzione con self-checkout |
Specializzazione in customer experience |
|
Insegnanti e formatori |
Basso |
Stabile |
Supporto alla didattica |
Evoluzione verso progettisti dell'apprendimento |
|
Psicologi e psicoterapeuti |
Molto Basso |
In crescita |
Supporto complementare |
Mantenimento centralità relazione umana |
|
Infermieri e operatori sanitari |
Molto Basso |
Alta richiesta |
Supporto documentazione |
Specializzazione in competenze avanzate |
|
Designer e architetti |
Basso |
In evoluzione |
Strumento di supporto creativo |
Nuovi ruoli ibridi |
|
Esperti di cybersicurezza |
Molto Basso |
Alta richiesta |
Alleata contro minacce |
Crescita domanda (+300.000 posizioni in EU) |
Analizzando i dati presentati, appare evidente che il panorama lavorativo sta subendo una trasformazione radicale. Certamente, l'automazione e l'intelligenza artificiale non rappresentano solo una minaccia, ma anche un'opportunità per reinventare molte professioni tradizionali. Nonostante circa il 70% delle interazioni aziendali sarà gestito da sistemi AI entro il 2030, esistono ancora numerosi settori dove le qualità umane rimangono insostituibili.
Durante questa fase di transizione, diventa fondamentale comprendere quali competenze sviluppare per rimanere rilevanti. Undoubtedly, le professioni basate su empatia, creatività e pensiero critico continueranno a prosperare anche nell'era dell'automazione. La capacità di adattamento rappresenta quindi la chiave per navigare questo cambiamento epocale.
Quindi, quali strategie possiamo adottare per affrontare questa rivoluzione? Prima di tutto, investire nella formazione continua, specialmente in ambiti tecnologici e digitali. Inoltre, coltivare quelle soft skills che le macchine non possono replicare: intelligenza emotiva, capacità di negoziazione e problem solving creativo.
La tabella comparativa presentata nell'articolo ci offre una visione chiara: mentre lavori ripetitivi e standardizzati sono ad alto rischio, le professioni che richiedono un tocco umano come psicologi, infermieri e insegnanti mantengono il loro valore. Analogamente, settori emergenti come la cybersicurezza promettono centinaia di migliaia di nuove opportunità lavorative.
Alla fine, il futuro del lavoro non sarà determinato solo dalle tecnologie, ma dalla nostra capacità di evolvere insieme ad esse. Pertanto, anziché temere l'avvento dell'IA, dovremmo considerarla uno strumento per liberarci da compiti ripetitivi e concentrarci su attività più significative e creative.
L'Italia, con 4,7 milioni di lavoratori potenzialmente a rischio automazione, si trova di fronte a una sfida importante, tuttavia la transizione verso un'economia più digitale offre anche la possibilità di creare nuovi modelli di lavoro più sostenibili e appaganti. Dopo tutto, la storia ci insegna che ogni rivoluzione tecnologica, sebbene inizialmente destabilizzante, ha sempre portato alla creazione di nuovi impieghi prima inimmaginabili.
Q1. Quali professioni avranno maggiore crescita nel 2025? Tra le professioni in crescita nel 2025 ci saranno esperti di cybersicurezza, infermieri specializzati, psicologi, insegnanti con competenze digitali avanzate e designer/architetti che integrano l'IA nel loro lavoro creativo.
Q2. Quali sono i lavori più richiesti nel mercato del 2025? I lavori più richiesti nel 2025 includeranno esperti di intelligenza artificiale, specialisti in cybersicurezza, professionisti sanitari specializzati, data scientist e sviluppatori di software. Ci sarà anche una forte domanda per ruoli che richiedono competenze umane uniche come creatività ed empatia.
Q3. Quali professioni rischiano di scomparire nel prossimo futuro? Le professioni a maggior rischio di automazione includono operatori di data entry, telemarketing, cassieri, contabili di base e alcuni ruoli amministrativi. Anche alcune posizioni junior nel settore finanziario e assicurativo potrebbero essere fortemente impattate dall'intelligenza artificiale.
Q4. Quali settori economici vedranno una maggiore crescita nel 2025? I settori in maggiore crescita nel 2025 saranno probabilmente tecnologia e informatica, sanità e assistenza, energia rinnovabile, e-commerce, istruzione online e cybersicurezza. Anche i settori legati all'intelligenza artificiale e alla robotica vedranno un'espansione significativa.
Q5. Come possono i lavoratori prepararsi per il mercato del lavoro del 2025? Per prepararsi al mercato del lavoro del 2025, i lavoratori dovrebbero investire nell'apprendimento continuo, sviluppare competenze digitali avanzate, coltivare soft skills come creatività e adattabilità, e considerare la specializzazione in settori emergenti come l'IA o la cybersicurezza. È anche importante rimanere aggiornati sulle tendenze del proprio settore e essere pronti a reinventarsi professionalmente.

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