Sapevi che un impianto sportivo dedicato al padel può generare oltre €40.000 di ricavi all'anno? Con più di 20.000 praticanti in Italia e numeri in costante crescita, investire in questo settore rappresenta un'opportunità commerciale estremamente interessante.
Infatti, la costruzione di campi da padel richiede uno spazio ridotto - solo 20x10 metri, circa la metà di un campo da tennis standard - permettendo di realizzare fino a tre campi da padel nello spazio di un singolo campo da tennis. Inoltre, i costi di manutenzione sono quasi trascurabili, consentendo un ritorno dell'investimento spesso entro un anno.
In questa guida pratica, analizzeremo tutto ciò che serve sapere per realizzare un impianto sportivo chiavi in mano, sia esso un centro sportivo polivalente o una struttura specializzata. Esploreremo i vantaggi economici, l'iter burocratico, i materiali necessari e le strategie per massimizzare il ritorno economico.
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Gli impianti sportivi rappresentano oggi un'opportunità d'investimento con potenzialità notevoli. Prima di tutto, il settore dello sport ha raggiunto nel 2022 una dimensione economica di 24,7 miliardi di euro, con un contributo al PIL nazionale dell'1,38%. Questa crescita del valore aggiunto (+12,6%) è stata addirittura superiore a quella registrata dall'economia italiana complessiva nello stesso periodo (+6,8%).
Investire in un impianto sportivo chiavi in mano offre numerosi vantaggi pratici. Infatti, le moderne infrastrutture sportive non sono più percepite esclusivamente come luoghi per eventi sportivi, ma si configurano come strutture polifunzionali che possono ospitare spettacoli, servizi di ristorazione e attività commerciali.
Questa polivalenza consente di:
In particolare, un centro sportivo polivalente permette di utilizzare l'impianto quotidianamente anche per attività senza pubblico, con evidente risparmio nei costi di gestione.
La domanda di sport è in costante crescita. Nel 2023, circa 37,1 milioni di italiani risultavano "attivi", pari al 64,8% della popolazione. Di questi, 16,2 milioni praticano sport regolarmente, segnando un incremento di 3,6 milioni in dieci anni. Allo stesso tempo, si assiste a una diminuzione degli italiani sedentari, scesi al 35%.
Il sistema sportivo italiano conta oltre 112.000 associazioni e società sportive con almeno un tesseramento attivo, mentre gli italiani tesserati sono 13,2 milioni. Questi numeri confermano l'esistenza di un mercato ampio e in espansione.
Un caso esemplare è il completamento del centro sportivo polivalente "Su Suergiu" a Capoterra, con un investimento di 1 milione di euro dalla Città metropolitana. Il progetto ha trasformato un campo sterrato in un terreno di gioco in erba sintetica dotato di impianto di drenaggio e irrigazione, oltre alla realizzazione di una pista di pattinaggio accanto ai campi da tennis esistenti.
La realizzazione di un impianto sportivo chiavi in mano richiede un percorso articolato che parte da un'attenta pianificazione fino alle autorizzazioni necessarie. Ecco i passaggi fondamentali da seguire.
Il primo passo nell'iter di realizzazione è la preparazione di uno studio di fattibilità. Questo documento deve identificare la soluzione che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività e deve essere presentato al comune di riferimento. Lo studio deve essere corredato da un piano economico-finanziario e, se previsto, dall'accordo con le associazioni sportive che utilizzeranno l'impianto.
Per una valutazione accurata dell'intervento, è essenziale analizzare il bacino d'utenza. Infatti, la profittabilità dell'attività dipende dalla risposta della popolazione all'offerta proposta. L'analisi deve considerare:
Successivamente, è necessario effettuare un rilievo topografico dell'area interessata. Questo comprende la misurazione plano-altimetrica con curve di livello, l'elaborazione di modelli 3D digitali del terreno e la definizione delle sezioni trasversali.
Ottenuto il parere favorevole sullo studio di fattibilità, si passa alla fase di autorizzazione. Il comune convoca una conferenza di servizi preliminare entro 60 giorni dalla presentazione della documentazione. Durante questo incontro partecipa anche il Comando dei vigili del fuoco.
Per impianti con capienza superiore a 100 spettatori, è necessario presentare:
La documentazione viene sottoposta alla Commissione Provinciale di Vigilanza per ottenere il parere di conformità. Inoltre, occorre acquisire le autorizzazioni da parte di:
Una volta completato l'impianto, è possibile predisporre un contratto di locazione. Un fac simile di contratto deve contenere elementi fondamentali come:
Image Source: ArchDaily
La scelta dei materiali giusti rappresenta un elemento cruciale per garantire la funzionalità e la durata di un impianto sportivo. Ogni componente, dalla pavimentazione all'illuminazione, deve rispondere a specifiche esigenze tecniche e normative.
La pavimentazione sportiva deve possedere caratteristiche ben precise: essere liscia senza parti in rilievo, non scivolosa, duratura, asettica e fonoassorbente. Il mercato offre diverse soluzioni adattabili alle varie attività sportive:
Gomma: ottimo materiale per attività sportive, super resistente e antibatterico. Particolarmente indicato per sale pesi dove potrebbero cadere attrezzi pesanti e per strutture scolastiche grazie alle sue proprietà antitrauma.
PVC: molto apprezzato per la sua resilienza, non si deforma anche sotto forte pressione. È durevole, antiscivolo, igienico e conforme allo standard europeo EN 14904. La sua installazione è semplice grazie al sistema "a incastro".
Parquet: uno dei più utilizzati in centri sportivi e palestre per le sue qualità di resistenza, elasticità e bellezza. Richiede però una manutenzione periodica con interventi di levigatura, lucidatura e verniciatura.
Le recinzioni per impianti sportivi devono essere progettate secondo le normative emanate dalle Federazioni Sportive Nazionali e dal CONI. Svolgono funzioni di sicurezza delimitando gli spazi e proteggendo sia gli atleti che gli spettatori.
Per quanto riguarda le coperture, esistono diverse opzioni:
L'illuminazione rappresenta un aspetto fondamentale: deve fornire un livello di luce sufficiente e omogeneo, evitando zone d'ombra che impatterebbero direttamente sulle prestazioni. La tecnologia LED offre oggi soluzioni efficaci, con possibilità di accensione/spegnimento individualizzato e a distanza, senza tempi di riscaldamento.
L'impianto sportivo "Luciano Cambiotti" a Gubbio, intitolato nel 2004 a un atleta prematuramente scomparso, è dotato di tre campi e infrastrutture realizzate grazie ai fondi pubblici ottenuti in occasione dei Mondiali di calcio del 1990. La struttura include anche un defibrillatore per garantire la sicurezza durante le attività sportive.
L'impianto Servais di Torino, costruito nel 1973 su progetto dell'Ufficio Tecnico del Comune, rappresenta un esempio di struttura polivalente. Dispone di due campi da calcio di 90 x 47 metri, un campo da baseball/softball, due campi da tennis e un campo da basket/volley. È dotato inoltre di campi da beach volley e di un locale bar/ristoro.
Image Source: Game State - Substack
Investire in un impianto sportivo richiede una valutazione attenta dei costi iniziali e dei potenziali ritorni. Esaminiamo insieme gli aspetti economici più rilevanti per guidare le tue scelte d'investimento.
I costi variano notevolmente in base alla tipologia di struttura. Per un campo da calcio, si passa dai 142.000€ per un terreno in erba naturale seminata fino a 963.000€ per un manto naturale rinforzato "ibrido". Un campo completo di calcio può costare fino a 824.000€ con erba naturale e 1.249.000€ con erba sintetica.
Le strutture più piccole hanno costi più contenuti: un campo da calcetto outdoor (45x25m) richiede tra 66.500€ e 118.000€ comprensivo di attrezzature e illuminazione, mentre un campo da tennis varia dai 34.800€ (terra rossa) ai 69.600€ (gomma).
Per centri sportivi completi, ben attrezzati con superficie interna tra 500 e 1000 mq, l'investimento può oscillare tra 60.000€ e 120.000€ solo per le attrezzature.
Il ritorno sull'investimento è particolarmente interessante: ogni euro investito in progetti sportivi genera mediamente oltre 4 euro di ritorni sociali, migliorando indicatori come salute, occupazione e istruzione. Anche investimenti inferiori al milione di euro producono elevati ritorni sociali, soprattutto nelle aree con minor tasso di pratica sportiva.
I rincari energetici recenti hanno tuttavia impattato sui gestori con ripercussioni fino al 50% del fatturato. Inoltre, è stimato in circa 3 miliardi di euro il costo totale per l'efficientamento energetico degli impianti sportivi italiani.
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Diffida delle soluzioni che privilegiano unicamente il prezzo a discapito della qualità tecnica. È fondamentale scegliere partner in grado di risolvere problematiche tecniche, burocratiche ed economiche.
La creazione di un impianto sportivo chiavi in mano rappresenta indubbiamente un'opportunità di investimento con potenziale significativo nel mercato italiano attuale. Durante questa guida, abbiamo esplorato i vari aspetti che rendono questo settore particolarmente interessante per investitori e imprenditori.
Innanzitutto, i numeri parlano chiaro: con un contributo al PIL nazionale dell'1,38% e una crescita del valore aggiunto superiore a quella dell'economia italiana complessiva, il settore sportivo dimostra una solidità economica notevole. Inoltre, la crescente domanda di strutture sportive, supportata dai 37,1 milioni di italiani attivi, crea un terreno fertile per nuovi investimenti.
L'iter burocratico, sebbene articolato, risulta gestibile attraverso una pianificazione accurata e il supporto di professionisti esperti. Dallo studio di fattibilità alle autorizzazioni comunali, ogni passaggio richiede attenzione ma porta alla realizzazione di un progetto conforme alle normative vigenti.
Per quanto riguarda materiali e strutture, la scelta dipende dalle specifiche esigenze dell'impianto. Tuttavia, l'utilizzo di materiali di qualità come gomma, PVC o parquet per le pavimentazioni, e soluzioni innovative per illuminazione e coperture, garantisce durabilità e funzionalità nel tempo.
Dal punto di vista economico, sebbene l'investimento iniziale possa apparire consistente, il ritorno sull'investimento risulta particolarmente interessante. Difatti, ogni euro investito in progetti sportivi genera mediamente oltre 4 euro di ritorni sociali, senza contare i ricavi diretti dell'attività.
Nonostante le sfide, come i recenti rincari energetici, la crescente attenzione verso uno stile di vita attivo e salutare continua a sostenere la domanda di strutture sportive moderne ed efficienti. A questo proposito, soluzioni di efficientamento energetico possono contribuire significativamente alla sostenibilità economica dell'investimento nel lungo periodo.
In conclusione, investire in un impianto sportivo chiavi in mano richiede certamente una pianificazione accurata e una valutazione realistica dei costi e dei potenziali ritorni. Ciononostante, con l'approccio giusto e le giuste partnership, questa tipologia di investimento può trasformarsi in un'attività redditizia che contribuisce al benessere della comunità locale, generando al contempo ricavi significativi per gli investitori.
Q1. Quali sono i vantaggi di investire in un impianto sportivo chiavi in mano? Investire in un impianto sportivo chiavi in mano offre diversi vantaggi, tra cui la possibilità di diversificare l'utenza, migliorare il bilancio economico-gestionale e ottimizzare i costi attraverso un utilizzo più intensivo degli spazi. Inoltre, la crescente domanda di attività sportive in Italia crea un mercato ampio e in espansione.
Q2. Quali autorizzazioni sono necessarie per realizzare un impianto sportivo? Per realizzare un impianto sportivo sono necessarie diverse autorizzazioni, tra cui il parere favorevole sullo studio di fattibilità, l'approvazione della Commissione Provinciale di Vigilanza, il collaudo statico e amministrativo, l'autorizzazione dei Vigili del Fuoco, dell'ASL e della Federazione Sportiva competente.
Q3. Quali materiali sono consigliati per la pavimentazione di un impianto sportivo? I materiali più consigliati per la pavimentazione di un impianto sportivo sono la gomma, il PVC e il parquet. La gomma è ottima per sale pesi e strutture scolastiche, il PVC è apprezzato per la sua resilienza e conformità agli standard europei, mentre il parquet è molto utilizzato per le sue qualità di resistenza, elasticità e bellezza.
Q4. Quanto può costare la realizzazione di un impianto sportivo? I costi variano notevolmente in base alla tipologia di struttura. Ad esempio, un campo da calcio può costare dai 142.000€ per un terreno in erba naturale fino a 1.249.000€ per un campo completo con erba sintetica. Per strutture più piccole, come un campo da calcetto outdoor, i costi possono variare tra 66.500€ e 118.000€.
Q5. Qual è il potenziale ritorno economico di un investimento in un impianto sportivo? Il ritorno economico di un investimento in un impianto sportivo può essere significativo. In media, ogni euro investito in progetti sportivi genera oltre 4 euro di ritorni sociali, migliorando indicatori come salute, occupazione e istruzione. Tuttavia, è importante considerare anche i costi di gestione, come quelli energetici, che possono incidere sul fatturato.

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