La battaglia culturale tra Halloween vs Ognissanti è diventata sempre più evidente nel panorama italiano degli ultimi anni. Samhain, l'antenato di Halloween, fu celebrata per la prima volta circa 2000 anni fa, mentre la festa di Ognissanti iniziò molto più tardi, nel VII secolo D.C. Nonostante le sue antiche origini, Halloween è arrivata in Italia solo nell'ultimo decennio, diffondendosi rapidamente grazie all'influenza della cultura statunitense . Infatti, questa festività "importata" ha conquistato rapidamente bambini e adolescenti italiani , creando un giro d'affari che oggi vale 30 milioni di euro . Ma che significa Halloween nel contesto italiano, dove il 1° novembre, per volontà di Papa Gregorio III dall'VIII secolo, celebriamo tradizionalmente tutti i Santi? Mentre l'abitudine di mascherarsi come a carnevale nasce negli Stati Uniti solo negli anni Dieci del secolo scorso , in Europa i santi e i defunti si celebrano nei primi due giorni di novembre dall'800 dopo Cristo . In questo articolo, analizzeremo le origini, i simboli e l'impatto economico di queste due festività che, sebbene diverse, condividono radici sorprendentemente intrecciate.
Image Source: The Irish Jewelry Company
Le origini di Halloween e Ognissanti rivelano un affascinante intreccio di tradizioni pagane e cristiane che nel corso dei secoli si sono influenzate reciprocamente.
Samhain (pronunciato "sow-in") rappresenta l'antenato diretto di Halloween. Questa festa celtica segnava la fine dell'estate e l'inizio dell'inverno, corrispondendo al capodanno celtico del 1° novembre. Durante Samhain, i Celti credevano che il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliasse, permettendo agli spiriti dei defunti di tornare nel mondo dei vivi. Non era una celebrazione lugubre: i morti tornavano non per spaventare, ma richiamati "dal ricordo e dall'amore dei vivi che li celebravano gioiosamente" [1].
La festa di Ognissanti venne celebrata per la prima volta a Roma il 13 maggio del 609 d.C., durante la consacrazione del Pantheon alla Vergine Maria [2]. Successivamente, Papa Gregorio III stabilì che fosse celebrata il 1° novembre, come già avveniva in Francia. Fu nel IX secolo che Papa Gregorio IV la istituzionalizzò ufficialmente, estendendola a tutta la Chiesa [2]. La commemorazione dei defunti del 2 novembre fu aggiunta più tardi, nel 998 d.C., per iniziativa di Odilone di Cluny [2].
Il nome "Halloween" ha origine indiscutibilmente cristiana: deriva da "All Hallow's Eve", composto da "hallow" (santificare) ed "eve" (sera), significando letteralmente "Sera della festa dei Santi" o "Vigilia della festa dei santi" [3]. Questo dimostra come, nonostante le influenze pagane, il termine stesso abbia radici nella tradizione cristiana.
Nel contesto italiano, Halloween rappresenta un fenomeno relativamente recente che si sovrappone alle tradizionali celebrazioni di Ognissanti e della commemorazione dei defunti. Tuttavia, l'antropologo James Frazer ipotizzò che la scelta della data del 1° novembre per Ognissanti fosse stata fatta dalla Chiesa per creare una continuità cristiana con Samhain, seguendo richieste del mondo monastico irlandese [4]. Questo dimostra come il sincretismo religioso abbia portato all'attuale celebrazione del Giorno di Ognissanti, rendendo le due festività storicamente intrecciate piuttosto che semplicemente contrapposte.

I simboli di Halloween e Ognissanti raccontano due modi diversi di concepire il rapporto con l'aldilà, sebbene con sorprendenti punti di contatto che rivelano radici culturali intrecciate.
La Jack O'Lantern, icona indiscussa di Halloween, nacque in Irlanda dove si intagliavano rape, patate e barbabietole per proteggersi dallo spirito di Stingy Jack [5]. Con l'emigrazione in America, la zucca sostituì la rapa perché più grande e facile da lavorare. Sorprendentemente, anche in Italia esisteva una tradizione simile: in Veneto si chiamavano "Lumasse" o "Suche Baruche" [6], in Piemonte "Teste da Mort", in Toscana "Morte Secche" [7]. Queste zucche illuminate servivano a far luce alle anime dei defunti durante Ognissanti.
"Dolcetto o scherzetto" ha radici antiche nel rituale di Samhain, quando si offriva cibo alle anime per protezione [5]. Nel Medioevo, con l'avvento del Cristianesimo, nacque il "souling": poveri e bambini visitavano le case recitando preghiere per i defunti in cambio di "soul cakes" [8]. Parallelamente si diffuse il "guising" scozzese: giovani travestiti si esibivano in cambio di dolci [5]. La formula moderna "trick or treat" comparve sui giornali americani nel XX secolo.
Il travestirsi durante Halloween deriva dall'antica credenza che bisognasse mascherarsi per non farsi riconoscere dagli spiriti vendicativi [8]. I giovani europei spesso si avvolgevano in mantelli bianchi portando zucche illuminate in processione [7]. Inoltre, molti cristiani dell'Europa continentale credevano che a Halloween i morti si alzassero per un carnevale orribile chiamato "danse macabre", spesso raffigurato nelle chiese medievali [8].
I simboli di Halloween sono tutti di natura macabra: fantasmi, streghe, calderoni e scope [9]. Questi elementi, nati in epoca pre-cristiana, rappresentavano figure reali: le "streghe" erano spesso guaritrici che conoscevano le erbe medicinali. Il calderone, oggi simbolo inquietante, era semplicemente lo strumento per preparare pozioni curative [9].
In molte regioni italiane esistono tradizioni sorprendentemente simili a Halloween. A Orsara di Puglia si celebra la notte dei "Fucacoste" accendendo fuochi per illuminare la strada ai defunti [10]. In Calabria, i bambini intagliano teschi nelle zucche durante il "Coccualu di morti" [10]. In Sardegna, i bambini con volti anneriti dal carbone chiedono dolciumi ripetendo "seus benius po is animeddas?" [11]. A Napoli, fino al dopoguerra, i bambini bussavano alle porte con una cassetta a forma di bara chiedendo "Fate bene ai Santi morti" [12].
L'economia della notte delle streghe ha conquistato uno spazio significativo nel mercato italiano.
Nel 2025, il fenomeno Halloween genera in Italia un giro d'affari che supera i 300 milioni di euro [13]. La spesa principale, circa 300 milioni, riguarda costumi, gadget e dolciumi [13]. I prezzi dei travestimenti sono aumentati del 7% rispetto al 2024, con un costume per bambini che costa circa 60 euro e 70 euro per gli adulti [14]. Inoltre, la "zucca economy" vale da sola 30 milioni di euro con un raccolto di quasi 40.000 tonnellate [15].
A differenza di Halloween, Ognissanti è riconosciuta come festività nazionale dalla legge italiana (n. 260 del 27 maggio 1949) [16]. Questo comporta che tutti i lavoratori dipendenti ricevano la retribuzione anche senza prestare servizio, mentre chi lavora percepisce una maggiorazione tra il 30% e il 50% [16]. Tuttavia, molti sindacati si oppongono all'apertura dei negozi durante questa ricorrenza, considerandola "irrispettosa" verso i lavoratori [17].
Negli Stati Uniti, Halloween genera 9,2 miliardi di dollari di spesa, posizionandosi come terza festività dopo il Thanksgiving Day e Natale [18]. In Italia, invece, la festa ha raggiunto 192 milioni di euro di spese nel 2023, con un aumento dell'11% rispetto all'anno precedente [18]. Nonostante ciò, rimane meno radicata rispetto al contesto americano.
I media tradizionali e i social network hanno accelerato notevolmente la diffusione di Halloween [19]. l'insegnamento dell'inglese nelle scuole ha contribuito significativamente, poiché si tende a studiare insieme alla lingua anche i costumi e le tradizioni [20]. Si stima che il 72% delle aziende italiane utilizzi Halloween per campagne marketing [21], mentre il 60% degli italiani oggi riconosce questa festività come regolarmente celebrata [21].
Dietro le maschere e le candele, Halloween e Ognissanti soddisfano un bisogno psicologico profondo, offrendo due approcci diversi al tema universale della morte.
L'umanità ha sempre cercato modi per confrontarsi con la mortalità. In passato, la morte era percepita come un "evento perfettamente naturale" con cui si conviveva quotidianamente [2]. Oggi, invece, i progressi medici e l'allungamento della vita media hanno reso la morte "meno accettabile, privandola del suo connotato di naturalità" [2]. Entrambe le festività, pur con approcci diversi, rispondono a questo bisogno fondamentale di esorcizzare la paura dell'ignoto.
Halloween permette di "esorcizzare la morte attraverso la sua frequentazione simbolico/trasformativa" [22]. Questa celebrazione consente di "prendere in giro la paura, combatterla e sconfiggerla" [22], offrendo "un approccio più gioioso e meno drammatico attraverso il quale l'uomo può avvicinarsi alla paura e alla morte" [22]. Halloween è la notte in cui la gente ride della morte, esorcizza l'ignoto, prende in giro il male con ironia [23].
Contrariamente all'approccio ludico di Halloween, Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti rafforzano i legami familiari e la memoria collettiva. È un giorno "più tranquillo e in famiglia" [24] dove "le persone vanno al cimitero per visitare i loro parenti defunti" [24]. Questo rituale annuale mantiene vivo il legame intergenerazionale, permettendo la trasmissione di valori e ricordi tra generazioni diverse.
Tuttavia, alcuni vedono Halloween come una minaccia. La Chiesa Cattolica la considera una "cultura negativa sulla morte e sui morti" [23], preoccupata che la festa possa "instillare l'orrido nella mente dei più piccoli" [4]. Alcuni addirittura la collegano a "circoli occultistici e satanici" [4]. Altri critici sostengono che Halloween rappresenti quella "rimozione della morte" tipica della società contemporanea, dove "il morire si dissolve in un contesto socio-organizzativo nel quale il funzionale si sostituisce all'umano" [23].
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Aspetto |
Halloween |
Ognissanti |
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Origine storica |
Deriva da Samhain (festa celtica), circa 2000 anni fa |
Iniziata nel 609 d.C. a Roma, ufficializzata nell'VIII secolo |
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Introduzione in Italia |
Ultimo decennio |
Presente dall'VIII secolo (Papa Gregorio III) |
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Impatto economico (2025) |
300 milioni di euro (costumi, gadget, dolciumi) |
N/A (Festività nazionale con maggiorazioni stipendiali 30-50%) |
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Simboli principali |
Jack O'Lantern, zucche intagliate, streghe, fantasmi, calderoni |
Lumi per i defunti, candele |
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Tradizioni principali |
Dolcetto o scherzetto, travestimenti, decorazioni macabre |
Visite al cimitero, processioni, preghiere per i defunti |
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Significato sociale |
Esorcizzare la paura della morte attraverso l'ironia e il gioco |
Rafforzare i legami familiari e la memoria collettiva |
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Riconoscimento istituzionale |
Non ufficiale |
Festività nazionale (Legge n. 260 del 27/05/1949) |
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Approccio alla morte |
Ludico e simbolico |
Contemplativo e spirituale |
Alla luce di questa analisi comparativa, possiamo certamente affermare che Halloween e Ognissanti rappresentano due facce della stessa medaglia culturale. Nonostante le origini distanti, entrambe le festività affrontano il tema universale della morte attraverso prospettive complementari. Da un lato, Halloween offre un approccio ludico e catartico, permettendo di esorcizzare le paure attraverso maschere e rituali simbolici. Dall'altro, Ognissanti propone una riflessione più contemplativa, radicata nella tradizione religiosa italiana.
L'aspetto economico evidenzia invece differenze sostanziali. Halloween ha conquistato rapidamente uno spazio nel mercato italiano, generando un giro d'affari di 300 milioni di euro tra costumi, decorazioni e dolciumi. Ognissanti, sebbene meno commercializzata, mantiene il suo status di festività nazionale riconosciuta, con conseguenti impatti sul mondo del lavoro.
Sorprendentemente, molte tradizioni regionali italiane rivelano pratiche ancestrali simili a quelle di Halloween, dimostrando che il dialogo con i defunti fa parte del nostro patrimonio culturale da secoli. Le "Lumasse" venete, i "Fucacoste" pugliesi e il "Coccualu di morti" calabrese testimoniano quindi un terreno comune più profondo di quanto si possa immaginare.
Indubbiamente, le due celebrazioni continueranno a coesistere nel panorama culturale italiano, ciascuna soddisfacendo bisogni diversi ma ugualmente importanti. Mentre Halloween risponde a un'esigenza di confronto ludico con la morte, Ognissanti mantiene viva la memoria collettiva e i legami intergenerazionali.
Anziché considerarle in opposizione, potremmo riconoscere il valore complementare di entrambe le tradizioni? La coesistenza di questi due approcci alla morte – uno giocoso e l'altro contemplativo ? Potrebbe ciò riflettere la complessità della società italiana contemporanea, capace di integrare nuove influenze culturali mantenendo vive le proprie radici storiche?
Q1. Qual è la differenza principale tra Halloween e Ognissanti in Italia? Halloween è una festa importata recentemente con un approccio più ludico alla morte, mentre Ognissanti è una festività tradizionale italiana con un carattere più contemplativo e spirituale.
Q2. Quanto vale economicamente Halloween in Italia? Nel 2025, Halloween genera in Italia un giro d'affari che supera i 300 milioni di euro, principalmente per costumi, gadget e dolciumi.
Q3. Esistono tradizioni italiane simili ad Halloween? Sì, in diverse regioni italiane esistono tradizioni sorprendentemente simili ad Halloween, come i "Fucacoste" in Puglia, il "Coccualu di morti" in Calabria e le "Lumasse" in Veneto.
Q4. Come influisce Ognissanti sull'economia italiana? Ognissanti, essendo una festività nazionale, comporta che i lavoratori dipendenti ricevano la retribuzione anche senza prestare servizio, mentre chi lavora percepisce una maggiorazione tra il 30% e il 50%.
Q5. Qual è il ruolo dei media e delle scuole nella diffusione di Halloween in Italia? I media tradizionali, i social network e l'insegnamento dell'inglese nelle scuole hanno contribuito significativamente alla diffusione di Halloween in Italia, con il 60% degli italiani che oggi riconosce questa festività come regolarmente celebrata


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