Il Catria, con i suoi imponenti 1701 metri sul livello del mare, domina maestosamente l'orizzonte dell'Appennino centrale. Questa montagna sacra non è solo un'attrazione naturale, ma un luogo ricco di storia che ha ispirato persino Dante Alighieri, il quale la menzionò nel XXI canto del Paradiso della Divina Commedia. Infatti, alle sue pendici sorge l'eremo di Fonte Avellana, fondato nel X secolo, dove hanno vissuto ben 76 tra santi e beati.
Oggi il Monte Catria rappresenta un comprensorio turistico completo che offre numerose possibilità sia per gli amanti della natura che per gli sportivi. I sentieri Monte Catria, ben segnalati dal CAI, regalano viste spettacolari e permettono esperienze di trekking indimenticabili. Dal 2009, il comprensorio montano ha riaperto i suoi battenti, sviluppandosi fino a comprendere 10 piste da sci per un totale di 12 km di percorrenza. A coronare la vetta, dal 22 agosto 1901, si erge un'enorme croce voluta da Papa Leone XIII, simbolo della spiritualità che permea questo luogo.
In questo articolo, vi guideremo alla scoperta dei segreti nascosti di questa montagna sacra, esplorandone le origini, la storia, le moderne attrazioni e la straordinaria biodiversità che la caratterizza.
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La sacralità del Monte Catria affonda le radici in epoche remote, rendendo questo massiccio non solo un'imponente presenza naturale, ma anche un luogo di profonda spiritualità che ha attraversato i secoli.
Alle pendici boscose del Catria, a 700 metri sul livello del mare, sorge il Monastero di Fonte Avellana, fondato verso la fine del X secolo, intorno al 980, quando alcuni eremiti scelsero di costruire le prime celle di quello che sarebbe diventato un importante centro spirituale. Secondo una tradizione antica e costante, il Sommo Poeta Dante Alighieri visitò questo monastero nel 1318, durante il suo esilio nella vicina Gubbio. Dante immortalò il Catria e l'eremo nel XXI canto del Paradiso con queste parole: "Tra due liti d'Italia surgon sassi, e non molto distanti a la tua patria, tanto che i troni assai suonan più bassi, e fanno un gibbo che si chiama Catria, di sotto al quale è consecrato un ermo, che suole esser disposto a sola latria". Nel periodo di massimo splendore (XII secolo), la comunità monastica contava circa 35 monaci e la tradizione riporta che ben 76 tra santi e beati vissero tra queste mura.
Prima ancora della cristianizzazione, il monte Catria era considerato sacro dalle antiche popolazioni. Infatti, la vetta era probabilmente venerata dai Galli Senoni. A confermare questa sacralità precristiana fu il ritrovamento, durante gli scavi per le fondamenta della croce sulla cima, di un bronzetto votivo di fattura gallo-romana, oggi conservato nel Museo Nazionale Archeologico di Ancona. Nelle vicinanze, inoltre, sorgeva l'importante Tempio di Giove Appennino, uno dei più importanti santuari umbri, legato al culto di Giove Poenino, importato dai Celti prima della conquista romana.
La grande croce metallica che oggi caratterizza la cima del Catria fu eretta in occasione dell'Anno Santo del 1900, per volere di Papa Leone XIII. L'idea nacque come solenne omaggio al Redentore, con l'intento di posizionare croci su venti delle principali vette italiane. La croce del Catria, inaugurata il 22 agosto 1901, era un'opera imponente:
Il 20 febbraio 1907, purtroppo, una violenta bufera abbatté la struttura. Dopo un primo tentativo di ricostruzione nel 1910, il ripristino definitivo avvenne solo nel 1963, per iniziativa del Cardinale Francesco Roberti di Pergola. Per il centenario del monumento, celebrato il 5 agosto 2001, la croce fu semplicemente riverniciata di grigio e furono effettuati lavori di sistemazione della strada che arriva nei pressi della vetta.
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La storia turistica del Monte Catria ha inizio in tempi relativamente recenti, trasformando questo luogo sacro in una destinazione per gli amanti delle attività all'aria aperta.
Tutto ebbe origine nel 1968 quando Vincenzo Fatica installò sulla piana del Monte Acuto una manovia sperimentale. Questo impianto pionieristico aveva lo scopo di valutare la fattibilità di una futura stazione sciistica nella zona. L'esperimento, che durò per l'intero inverno, ottenne risultati estremamente positivi e mise in moto il meccanismo per la realizzazione del progetto completo.
In seguito al successo della sperimentazione, venne elaborato uno studio preliminare e furono richiesti i fondi necessari, che vennero assegnati in due fasi: una prima tranche nel 1973 e una seconda nel 1975. Questi finanziamenti permisero la costruzione della funivia del Catria, che collegava Caprile a Monte Acuto. Successivamente, nel 1979, il comune di Frontone completò il progetto acquistando la sciovia delle Cotaline. Finalmente, nel 1980, la stazione sciistica del Monte Catria aprì ufficialmente al pubblico.
La struttura funzionò regolarmente fino alla fine della stagione invernale del 1990, quando fu costretta a chiudere a causa dei danni provocati da un fulmine caduto sulla funivia. Questo evento segnò l'inizio di un lungo periodo di abbandono che durò per un intero ventennio. Infatti, solo nel 2009, grazie all'impegno dell'allora sindaco Giampiero Volpi, che si adoperò per reperire i fondi necessari alla revisione della funivia e alla sostituzione dello skilift, il comprensorio montano del Catria poté finalmente riaprire i battenti.
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Negli ultimi anni, il Monte Catria si è arricchito di numerose attrazioni moderne che hanno ampliato la sua offerta turistica in ogni stagione.
Inaugurato il 5 luglio 2015, il Kinderland Adventure Park è un parco giochi acrobatico unico nelle Marche. Offre divertimento ai bambini fino ai 14 anni con un'area completamente recintata e sicura. Accanto, il Bike Park propone svariati sentieri per gli appassionati di mountain bike ed e-bike, con percorsi immersi nella natura incontaminata.
Il Rifugio Cotaline 1400 rappresenta il cuore dell'accoglienza montana con i suoi 120 posti a sedere, ristorante, bar e camere da letto. Dal 2014, la struttura si è arricchita di sette stanze con 3-6 posti letto ciascuna. Nelle vicinanze, il Catria Nature Village offre un'esperienza di glamping con cinque tende circolari immerse nel bosco, sicure e dotate di tutti i comfort, inclusi elettricità e materassi.
L'ammodernamento degli impianti ha portato alla realizzazione della seggiovia Triposto che ha permesso l'allargamento delle piste Cotaline e Direttissima. Inoltre, il comprensorio si è arricchito con quattro nuove piste superiori a un chilometro, con la più lunga che misura 6 km.
Nel 2025, il comprensorio ha inaugurato il Monte Catria Fun Village, un parco unico in Europa con attrazioni concentrate in un unico luogo a 1400 metri di altitudine. Tra queste spiccano la Fly Line con 500 metri sospesi tra gli alberi, il Maxi Tubby con 200 metri di scivolo in discesa, il Tubby Jump e l'Altalena Gigante alta 15 metri.
Il massiccio del Catria rappresenta un vero e proprio "arcipelago verde", un'isola lussureggiante che emerge dal mare di colline circostanti. Questo ambiente montano accoglie una biodiversità sorprendente, diventando meta ideale per esploratori e sportivi in ogni stagione.
L'ecosistema del Catria vanta una ricchezza floristica e faunistica eccezionale. Nei boschi crescono faggi secolari, aceri montani e maestosi cerri, mentre i pascoli d'altura si tingono di orchidee selvatiche, genziane e asfodeli. Tra i rami nidifica la rara aquila reale, affiancata da falco pellegrino e gheppio. Nei sentieri più silenziosi è possibile avvistare caprioli, cinghiali e, con un po' di fortuna, il lupo appenninico.
I percorsi escursionistici offrono esperienze uniche. Il Sentiero Italia attraversa la montagna da Cantiano fino a Fonte Avellana, mentre il Sentiero Frassati si snoda per 23 chilometri nel versante nord. Particolarmente emozionanti sono i sentieri 29 e 56 che percorrono le affilate creste del Corno di Catria e della Balza degli Spicchi. Dalla cima, nelle giornate limpide, lo sguardo spazia dall'Adriatico ai Monti Sibillini.
Durante l'inverno, il comprensorio offre 12 km di piste servite da una cabinovia biposto, due seggiovie e due tapis roulant. Nella bella stagione, invece, il Bike Park diventa il paradiso per gli appassionati di mountain bike ed e-bike. Non mancano possibilità per nordic walking, trekking e persino passeggiate a cavallo con i robusti cavalli di razza Catria.
Il Monte Catria rappresenta indubbiamente un tesoro nascosto dell'Appennino centrale, un luogo dove spiritualità, storia e natura si fondono perfettamente. La sua vetta, dominata dalla maestosa croce voluta da Papa Leone XIII, ha ispirato poeti come Dante Alighieri e accolto numerosi santi nell'Eremo di Fonte Avellana.
Questo massiccio sacro, tuttavia, non vive solo del suo passato glorioso. Infatti, negli ultimi anni si è trasformato in una destinazione completa per gli amanti della montagna. La rinascita del comprensorio turistico nel 2009, dopo un lungo periodo di abbandono, ha segnato l'inizio di una nuova era per il Catria.
Oggi possiamo ammirare l'incredibile biodiversità che caratterizza questi pendii mentre percorriamo i numerosi sentieri panoramici. Le famiglie trovano divertimento nel Kinderland Adventure Park, mentre gli sportivi possono scegliere tra sci invernale e mountain bike estiva.
Durante le nostre escursioni sul Catria, scopriamo quindi un vero e proprio "arcipelago verde" che offre esperienze per tutti i gusti. La storia millenaria del monte si intreccia con le moderne attrazioni, creando un equilibrio sorprendente tra tradizione e innovazione.
Il Catria, pertanto, non è semplicemente una montagna da scalare o un luogo di vacanza. Rappresenta piuttosto un patrimonio completo che abbraccia spiritualità, avventura, sport e natura incontaminata. Questo gioiello dell'Appennino merita certamente una visita, in qualunque stagione decidiate di esplorarlo.

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