Le scaffalature metalliche industriali sono classificate come attrezzature di lavoro secondo il D.Lgs. 81/08, quindi richiedono particolare attenzione per garantire la sicurezza nel nostro ambiente lavorativo. Gli eventi sismici del 2012 in Emilia Romagna hanno dimostrato quanto possa essere devastante trascurare questo aspetto, causando gravi danni alle strutture di stoccaggio e mettendo a rischio persone e merci.
Secondo la normativa UNI EN 15635, dobbiamo effettuare ispezioni delle scaffalature con una frequenza non superiore ai 12 mesi, affidandoci a tecnici esperti qualificati. Inoltre, la certificazione scaffalature prevede una classificazione dei danni su tre livelli: verde (sicuro), giallo (intervento necessario entro 30 giorni) e rosso (intervento immediato). La documentazione di verifica rilasciata dopo l'ispezione costituisce prova fondamentale della regolare manutenzione e deve essere conservata con cura. Nel nostro articolo esploreremo tutti gli aspetti della sicurezza scaffalature, dalla normativa scaffalature fino ai requisiti di progettazione antisismica stabiliti dalla UNI EN 16681. Per chi cerca soluzioni immediate per l'acquisto o la vendita di scaffalature metalliche industriali, consiglio di visitare ed utilizzare il marketplace www.italfromrenovation.com, dove è possibile acquistare e vendere scaffali industriali nuovi e usati, nonché richiedere gratuitamente preventivi per montaggio e smontaggio di magazzini nel proprio territorio ad opera di esperti del settore.
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La corretta classificazione delle scaffalature metalliche rappresenta il punto di partenza per comprendere gli obblighi normativi applicabili. Il quadro legislativo italiano offre indicazioni precise ma talvolta complesse sulla gestione di questi sistemi di stoccaggio.
Secondo l'interpello n. 16/2013 del 20 dicembre 2013, le scaffalature metalliche non vengono sempre considerate come attrezzature di lavoro. Infatti, vengono classificate come "attrezzature di lavoro" solo le scaffalature "automatizzate", mentre quelle "non automatizzate" sono considerate semplicemente "arredi" dei luoghi di lavoro. Questa distinzione è fondamentale poiché determina gli obblighi normativi applicabili.
Le scaffalature non automatizzate, in quanto arredi, devono rispettare le indicazioni dell'Allegato IV del D.Lgs. 81/08, in particolare:
Diversamente, le scaffalature automatizzate devono essere conformi alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie, installate secondo le istruzioni d'uso e sottoposte a idonea manutenzione periodica.
Un magazzino autoportante è un sistema di stoccaggio in cui le scaffalature sostengono, oltre al carico delle merci, anche il carico dei tetti e dei muri laterali dell'edificio, formando un'unità compatta. Il vantaggio principale è il massimo sfruttamento dello spazio disponibile in altezza, potendo raggiungere fino a 40 metri.
Le scaffalature non autoportanti, invece, sono contenute all'interno di opere ordinarie di ingegneria civile e sono generalmente considerate "attrezzature da magazzino" non soggette ai requisiti delle NTC2018. Tuttavia, in caso di scaffalature autoportanti, queste diventano struttura portante primaria dell'involucro edilizio e sono quindi soggette alle prescrizioni delle NTC2018.
La normativa classifica le scaffalature in diverse categorie con requisiti specifici:
Le scaffalature leggere (da negozio, archivio, magazzino) sono considerate elementi di arredo e quindi escluse dal campo di applicazione del Titolo IV del D.Lgs. 81/08.
Le strutture medio/pesanti come porta-pallet industriali, cantilever e drive-in potrebbero rientrare nella definizione di cantiere temporaneo per quanto riguarda il montaggio/smontaggio, in quanto costruzioni ottenute per assemblaggio di elementi metallici prefabbricati.
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Per garantire la sicurezza strutturale delle scaffalature metalliche industriali, dobbiamo fare riferimento a specifiche norme tecniche europee che ne regolano progettazione, installazione e manutenzione. Queste norme costituiscono il fondamento per un magazzino sicuro ed efficiente.
La UNI EN 15512 rappresenta il principale riferimento tecnico per la progettazione strutturale delle scaffalature porta-pallet. Recentemente aggiornata nel 2022, questa norma specifica i requisiti applicabili a tutti i sistemi di scaffalature porta-pallet fabbricati con elementi in acciaio e soggetti a carichi prevalentemente statici. Include sia sistemi controventati che non controventati.
Rispetto alla precedente versione del 2009, la nuova edizione presenta importanti novità tecniche:
Questo documento, utilizzato da tutti i progettisti, garantisce prestazioni più sicure nel settore della logistica e dei sistemi automatici per la gestione delle merci.
La norma UNI EN 15620:2021 specifica le tolleranze, le deformazioni e gli interspazi relativi alla produzione, assemblaggio, montaggio e prestazioni sotto carico delle scaffalature porta-pallet. Si applica specificamente a:
Tali tolleranze sono fondamentali per garantire la corretta interazione tra scaffalatura e attrezzatura di movimentazione, assicurando che la probabilità di urti o guasti al sistema sia accettabilmente bassa.
La UNI EN 16681:2016 definisce i requisiti di progettazione strutturale applicabili a tutti i sistemi di scaffalature porta-pallet in acciaio soggetti ad azioni sismiche. Pubblicata nel 2017, questa norma ha superato la precedente FEM 10.2.08 del 2011 e la UNI/TS 11379:2010.
Elementi chiave della norma includono:
La certificazione delle scaffalature metalliche industriali rappresenta un processo fondamentale per garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro. La norma UNI 11636:2023, pubblicata il 21 aprile 2023, stabilisce metodologie precise per definire lo stato funzionale delle scaffalature in uso.
Il processo di validazione produce due documenti essenziali: il Documento di validazione e il Rapporto di ispezione. Nell'Appendice A della norma UNI 11636:2023 troviamo il contenuto dettagliato di entrambi questi documenti. Il Documento di validazione attesta la conformità della scaffalatura alle normative vigenti, mentre il Rapporto di ispezione registra lo stato effettivo della struttura e le eventuali non conformità rilevate.
Per ottenere una documentazione completa, è necessario disporre di:
La validazione statica verifica la capacità portante della scaffalatura nella sua configurazione attuale, garantendo che sia in grado di sostenere i carichi previsti nelle condizioni di progetto. Questa deve essere nuovamente richiesta in seguito a modifiche della capacità di portata, diversa disposizione degli scaffali o sostituzione di componenti.
La validazione di montaggio attesta che la scaffalatura è stata installata conformemente alle specifiche di progetto, alle istruzioni del fornitore e alle disposizioni per l'uso sicuro. Inoltre, la validazione documentale controlla l'esistenza e la congruenza di tutti i documenti richiesti dalle norme.
Queste tre validazioni parziali, insieme alle ispezioni periodiche, sono necessarie per ottenere la validazione d'uso, che attesta l'integrità funzionale complessiva della scaffalatura.
L'esperto validatore è un tecnico specializzato nel controllo delle strutture metalliche per l'immagazzinamento, con comprovata esperienza e provvisto di strumentazione certificata. Secondo la norma UNI 11636:2023, deve eseguire ispezioni con frequenza almeno annuale per verificare la sicurezza della scaffalatura.
Parallelamente, il datore di lavoro deve designare un PRSES (Person Responsible for Storage Equipment Safety), responsabile della sicurezza delle scaffalature attraverso ispezioni pianificate e registrate. Il PRSES deve raccogliere e gestire tempestivamente tutte le anomalie riscontrate e segnalate dagli operatori del magazzino.
Le ispezioni regolari rappresentano un elemento cruciale per mantenere la sicurezza delle scaffalature metalliche industriali nel tempo. La normativa UNI EN 15635 definisce con precisione le modalità di controllo e classificazione dei danni, stabilendo un sistema strutturato per la gestione della sicurezza.
Secondo la UNI EN 15635, l'utilizzatore ha la responsabilità di sottoporre la scaffalatura a regolari ispezioni durante l'intero ciclo di vita. Il datore di lavoro deve designare una figura interna denominata PRSES (Person Responsible for Storage Equipment Safety), responsabile della sicurezza delle attrezzature di stoccaggio. Questa figura deve garantire che vengano effettuate ispezioni visive con frequenza settimanale, registrando e archiviando adeguatamente i risultati.
Inoltre, almeno ogni 12 mesi, una persona tecnicamente competente (perito esterno) deve eseguire ispezioni più approfondite. Al termine di queste verifiche viene rilasciato un resoconto scritto con osservazioni e proposte di intervento. Questo documento costituisce la prova della regolare manutenzione e deve essere conservato in azienda per eventuali controlli da parte delle autorità competenti.
La classificazione dei danni segue un sistema a tre livelli cromatici:
Livello verde: i componenti sono sicuri e idonei all'uso. È richiesto solo un monitoraggio periodico con controllo dopo 12 mesi. Questi danni sono leggeri e comprendono flessioni lievi che non pregiudicano la tenuta degli scaffali.
Livello giallo (o ambra): richiede un intervento rapido entro 30 giorni. La scaffalatura deve essere temporaneamente scaricata in vista dell'intervento locale. Se non viene effettuata la riparazione entro questo periodo, il danno viene automaticamente riclassificato come rosso.
Livello rosso: identifica una situazione critica che necessita di intervento immediato. L'area deve essere segregata, messa in sicurezza e la scaffalatura immediatamente scaricata per eseguire l'intervento necessario senza indugio.
I cartelli di carico sono essenziali per la sicurezza e devono essere esposti in luogo ben visibile sull'attrezzatura o in prossimità di essa. Questi cartelli, forniti dal fabbricante nei colori di sicurezza approvati, contengono informazioni sui limiti di portata del sistema e utilizzano simboli conformi alla Direttiva Europea 92/58/CEE.
Per le ispezioni periodiche, il PRSES può utilizzare check list specifiche che verificano i principali problemi strutturali, come danni da urto, non verticalità dei montanti, condizioni dei componenti, cricche nelle saldature e posizione dei carichi.
Al termine di questa analisi approfondita, risulta evidente come la sicurezza delle scaffalature metalliche industriali rappresenti un aspetto cruciale per qualsiasi azienda. La corretta gestione di queste strutture non è soltanto un obbligo normativo, ma anche una necessità pratica per proteggere persone, merci e investimenti.
Prima di tutto, abbiamo visto come il quadro legislativo italiano classifichi le scaffalature secondo il D.Lgs. 81/08, distinguendo tra scaffalature automatizzate (attrezzature di lavoro) e non automatizzate (arredi). Questa distinzione determina fondamentalmente gli obblighi specifici a cui attenersi.
Le norme tecniche UNI EN 15512, UNI EN 15620 e UNI EN 16681 forniscono, inoltre, linee guida essenziali per la progettazione strutturale, le tolleranze accettabili e i requisiti antisismici. Senza dubbio, l'applicazione rigorosa di questi standard tecnici costituisce la base per un magazzino sicuro ed efficiente.
La certificazione secondo la UNI 11636:2023 rappresenta, analogamente, un passaggio obbligato per garantire la conformità delle scaffalature. Attraverso validazioni statiche, di montaggio e documentali, si attesta l'integrità funzionale complessiva del sistema di stoccaggio.
Particolarmente importante risulta il sistema di ispezioni periodiche definito dalla UNI EN 15635, con la classificazione dei danni nei tre livelli (verde, giallo e rosso) che permette una gestione tempestiva ed efficace degli interventi. La designazione di un PRSES responsabile interno è, certamente, un elemento chiave in questo processo di controllo continuo.
Concludendo, investire nella sicurezza delle scaffalature significa proteggere l'azienda da rischi significativi, sia in termini economici che legali. Per chi desidera acquistare o vendere scaffali industriali nuovi o usati, il marketplace www.italfromrenovation.com offre una soluzione completa dove è possibile anche richiedere gratuitamente preventivi e consulenze per montaggio e smontaggio di magazzini classici o automatizzati nel proprio territorio. Gli operatori del settore possono inoltre proporsi per promuovere i propri servizi sulla piattaforma, creando nuove opportunità di business in questo ambito specializzato e non solo.
La sicurezza non è mai un costo, ma un investimento prezioso per il futuro della vostra attività.
Q1. Quali sono i principali obblighi normativi per le scaffalature metalliche industriali in Italia? Le scaffalature automatizzate sono considerate attrezzature di lavoro e devono rispettare il D.Lgs. 81/08. Quelle non automatizzate sono considerate arredi e devono essere stabili, riportare il carico massimo ammissibile e non superarlo. Tutte richiedono ispezioni periodiche secondo la UNI EN 15635.
Q2. Con quale frequenza devono essere effettuate le ispezioni delle scaffalature industriali? Le ispezioni visive devono essere effettuate settimanalmente dal personale interno designato (PRSES). Almeno ogni 12 mesi, un tecnico competente esterno deve eseguire un'ispezione approfondita, rilasciando un resoconto scritto con osservazioni e proposte di intervento.
Q3. Come vengono classificati i danni alle scaffalature secondo la normativa? I danni sono classificati su tre livelli: verde (sicuro, richiede solo monitoraggio), giallo (intervento necessario entro 30 giorni), e rosso (situazione critica che richiede intervento immediato e scarico della scaffalatura).
Q4. Cosa prevede la certificazione delle scaffalature secondo la UNI 11636:2023? La certificazione include validazioni statiche, di montaggio e documentali. Produce un Documento di validazione che attesta la conformità alle normative e un Rapporto di ispezione che registra lo stato effettivo della struttura e le eventuali non conformità.
Q5. Quali sono le responsabilità del PRSES (Person Responsible for Storage Equipment Safety)? Il PRSES è responsabile della sicurezza delle scaffalature, deve garantire ispezioni settimanali, registrare e archiviare i risultati, raccogliere e gestire tempestivamente le anomalie segnalate dagli operatori del magazzino, e assicurare la corretta manutenzione delle strutture.
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